Presentazione 2024

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IMPERIA “CITTA’ DEL LIBRO” inserita nell’elenco nazionale del “Centro per il Libro e la Lettura” Dipartimento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali

PROGETTO 2024

Dal 31 maggio al 2 giugno 2024 si svolgerà la XXIII Edizione del Festival Internazionale della Cultura Mediterranea nel centro storico di Porto Maurizio con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Liguria, Comune di Imperia, Provincia di Imperia e Camera di Commercio delle Riviere. La manifestazione culturale, che si inserisce nel piano di rilancio del Centro Storico di Porto Maurizio, è alla sua ventitreesima edizione e vanta tra ospiti e sostenitori: Stefano Zecchi , Lorenzo Beccati, Antonio Caprarica, Mario Giordano. Enrico Vanzina.

Alcuni Ospiti delle passate edizioni:

 Andrea Vitali , Giorgia Wurth, Pierdomenico Baccalario, Marco Buticchi, Nada Malanima, Andrea Mingardi , Alessandro Rostagno, Giancarlo Caselli, Tiberio Timperi, Valerio Massimo Manfredi, Bruno Gambarotta, Carmen Russo, Paolo Guzzanti, Achille Serra, , Carlo Freccero, Piero Bianucci,  Alessandra Izzo, ,Gianni Berengo Gardin,  Teresa Desio, Bruno Gambarotta,  Antonio di Bella, Bruno Morchio, Domenico Quirico, Giuseppe Conte, Mario Giordano , Luciano Canfora, Piero Fassino, Margherita Oggero , Giovanni Maria Flick, , M.Teresa Scajola,  Paolo DeLuca, Vittorio Sgarbi  , Marco Revelli, Elsa Fornero, Corrado Augias , Antonio Padellaro, Federico Rampini , Alessandro Meluzzi, , Paolo Becchi , Carlo Piano , Giobbe Covatta,  Daniele Capezzone, Stefano Zecchi.

Ospiti 2022 :Paolo Del Debbio, Tommaso Labate,  Enrico Vanzina, ,  Stefano Senardi, Oscar Farinetti,  Nina Zilli,  Toni Capuozzo.

Ospiti  2023  : Mauro Mazza, Antonio DiBella, Marcello Sorgi, Ezio Greggio, Natasha Stefanenko, Lorenzo Beccati,  Samaritana Rattazzi, Francesca Michielin, Guido Harari .

 

Leit Motiv del Festival 2024 :fatti e parole: le relazioni pericolose” 

la narrazione come orizzonte di senso del vivere

 

La narrazione da sempre ci ha accompagnato nel mondo come individui coscienti perché da sempre la sua finalità è stata quella di dare un significato alle nostre e altrui esperienze del mondo, trasmettendocele in forma orale o scritta. I fatti, in questaesperienza, ci sono sempre apparsi “muti” e orfani di senso se non immessi in un racconto, in forma più logica , o in una narrazione, in forma più coinvolgente sotto il profilo emotivo. E naturalmente , nel corso dei secoli i racconti e le narrazioni sono stati tantissimi e diversi tra loro, e hanno fondato culture molteplici e differenti. Ma capita, oggi, che si sia andati oltre su questa strada e che la realtà stessa e cioè i fatti, le cose che ci circondano, per esistere, debbano trovarsi all’interno di una narrazione. Sennò li ignoriamo. Lo sa bene la pubblicità che sempre di più fa largo uso dello story telling per ottenere attenzione e consenso dai consumatori. Tutti, insomma, si raccontano e raccontano eppure tutti, totalmente immersi nel gran mare della narrazione, siamo sull’orlo dell’incomprensione generale, sull’orlo del caos. Ma non soltanto: si fa strada la tentazione della “narrazione unica”, al di fuori della quale c’è non solo il rischio dell’incomprensione ma l’imbarazzo della dis-informazione e il risultato dell’emarginazione sociale.  Il tema della XXIII edizione della Fiera vuole sottolineare l’importanza che riveste l’informazione soprattutto sui focus cruciali del secolo: guerre, povertà, ambiente, salute… Specificatamente “pericolosa” è la comunicazione ambientale, che dalle parole della narrazione è stiracchiata di qua e di là proprio perché elemento di congiunzione di una relazione triangolare tra il piano scientifico, il piano degli interessi economici e il piano politico. Narrando una storia, infatti, non si enunciano soltanto fatti inanellati tra loro “logicamente” ma si costruisce un mondo con il proprio universo valoriale. Perché, come sappiamo, i racconti hanno anche una funzione sociale, che serve a farsi capire e a creare o consolidare il senso di unione in una comunità. Oppure anche il contrario.

Come di consueto I dibattiti, I caffè letterari e le conversazioni che caratterizzano l’evento, porteranno argomenti di riflessione sul tema.

 Con l’obiettivo di mantenere l’offerta di attenzione e il dibattito sui grandi temi , nell’Isola della Mediterraneità ( tensostruttura centrale),saranno in programma incontri con grandi nomi del giornalismo italiano,della letteratura, della scienza e del cinema.

Si alterneranno filosofi, sociologi, psicologi, giornalisti su contenuti  contemporanei coniugati con il Leit Motiv del Festival. 

 L’Isola Bianca  sarà dedicata agli incontri collaterali e ricreativi con particalare attenzione all’Ambiente , l’Oasi del Gusto proporrà incontri con esperti di settore per guidare alle  culture che  convivono tra Liguria e Piemonte , coniugando tradizione e innovazione, ricerca e sostenibilità con lo spirito che  un  cambio epocale impone . 

Infine  la Sezione Junior rappresenterà la realtà degli  Istituti scolastici e di selezionate Case Editrici del settore con attività collaterali  coordinate dalla scrittrice C. Bertolino. 

Dal 31 maggio  al 2  giugno sul tema conduttore e sulla Cultura Mediterranea sarà incentrata la Mostra Mercato che solitamente da oltre 22 anni caratterizza l’evento in via Cascione e via XX settembre (Centro cittadino) con editori, librerie e associazioni culturali.

Tutte le variazioni e gli sviluppi verranno comunicati sul sito ufficiale della Fiera del Libro www.fieradellibroimperia.it . Attualmente in fase di aggiornamento.

                                                                                                                           

  Il Presidente

 Luciangela Aimo